«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».
«Santità, mi sono permessa di scriverle, perché desidero confidarle che mi sono offerta vittima al Signore per l'unità della Chiesa. Tramite la Radio vaticana, seguo da parecchi anni la grande settimana 'pro unione'. Le dirò, tutti gli scismi e le rotture che si sono verificati nel corso dei secoli mi interessano e li seguo con attenzione. La notte del 4 o 5 gennaio 1964, quando si incontrò con il Patriarca Atenagora, io le ero vicina con la mia offerta al Signore. La stessa cosa si è verificata, Santità, quando Ella si è incontrata con il Primate dei fratelli anglicani. Sapesse la mia gioia ed emozione insieme per quell'avvenimento. Ho scritto queste cose, anche a sua grazia il Primate anglicano e l'ho indirizzata al Segretariato per i cristiani separati. Santità, mi scusi l'ardire, e la prego di non divulgare questa mia indiscrezione verso di lei. Umilmente chiedo la Sua Apostolica Benedizione e bacio con rispetto il sacro anello. Devotissima in Cristo Gesù».
«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».