«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».
La sua famiglia per ragioni di lavoro si trasferisce alla città di Elda, dove il padre muore giovane. La madre con i figli Concha, Ginés, Luis a Pepe trasforma la casa in un ostello dove alloggiano altri giovani. Pepe è un bel giovane, elegante, svolge un lavoro amministrativo in una fabbrica di scarpe. È impegnato in Azione cattolica fin da bambino, come aspirante, sempre a fianco del parroco don Luis Abad, anche lui martire.
Trova una fidanzata molto virtuosa, Juana Mellado Díez di Almoradi, e il 14 giugno 1934 si sposano. Minacciato varie volte per la sua testimonianza cristiana, viene arrestato il 15 settembre 1936, quando esce dal lavoro, e viene ucciso in odium fidei alla mezzanotte di quello stesso giorno. Suo figlio ha diciassette mesi. La persona che gli infligge il colpo di grazia, torna a Elda e dice nel bar El Negrazco: «Voglio un bicchiere di qualcosa di forte… Non sto bene, perché quando ho sparato a Cremades, mi ha guardato e ha detto “Viva Cristo Re!”».
© fondazione azione cattolica scuola di santita’ pio xi 2020
info@fondazionesantiac.org
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«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».