Da Pisa una profezia per il futuro

 

C’è una piazza in città che è a lui dedicata, un istituto comprensivo e una scuola media, un pensionato universitario e un auditorium e anche una Fondazione, parliamo di Giuseppe Toniolo (1845-1918) trevigiano di nascita, ma che a Pisa arrivò poco più che trentenne come professore universitario e che qui rimase fino alla fine dei suoi giorni. È considerato il padre del movimento cattolico e da pochi mesi un libro (Alberto Guasco, Giuseppe Toniolo e Pisa (1879 -1918). Percorso di lettura, Pacini Editore 2022) ha finalmente indagato il rapporto fra l’illustre economista e sociologo e la nostra città, dove visse e insegnò per più di metà della sua vita.

Il volume ha da poco ricevuto il Premio Giuseppe Toniolo 2022 per la sezione “Pensiero” a Pieve di Soligo (TV). Una ricerca d’archivio durata tre anni, voluta dalla diocesi di Pisa e dal Pontificio istituto universitario Sophia a cui il progetto di ricerca fu affidato e che Guasco ha condotto indagando il rapporto tra Toniolo e la nostra città da sei angoli visuali: la spiritualità, l’insegnamento universitario, le relazioni con il mondo ecclesiale, politico, economico e con la Pisa della Grande guerra. Il volume è sottilmente percorso anche da una domanda: il padre del movimento cattolico dice ancora qualcosa al nostro oggi? Stefano Biondi, vicepresidente della Fondazione Toniolo ne è sicuro «parlare di Toniolo e Pisa non significa parlare solo del passato, ma anche del futuro, ovvero cercare le radici per ripensare e ricostruire la nostra comunità.

L’idea di questa ricerca è nata in occasione del centenario della morte di Toniolo: la sua era un’Italia che, per la prima volta dall’Unità, vedeva i cattolici iniziare a riaprirsi alla società con l’intenzione di farlo nell’interesse di tutti, non solo della comunità cristiana. Era la fine della belle époque con davanti il dramma della Prima guerra mondiale. Come ha detto papa Francesco, in occasione del centenario nel 2018, l’attualità di Toniolo sta nel suo desiderio di “sottrarre la presenza cattolica nella società alla tentazione dell’indifferenza e al rischio dell’irrilevanza”». Per questo motivo la Fondazione Opera Giuseppe Toniolo, istituita nel 1961 a Pisa e che ha sede nell’omonima piazza, nel palazzo dove il Beato Toniolo abitò fino alla sua morte, ha organizzato per 18 novembre prossimo a partire dalle ore 17 un pomeriggio di riflessione che si svolgerà all’Auditorium dell’Opera della Primaziale G. Toniolo in Piazza Arcivescovado – Pisa e nel quale interverranno oltre al Presidente della Fondazione Opera G. Toniolo Andrea Maestrelli, anche Martina Pignatti, direttrice programmi di “Un ponte per”, con un intervento su Rileggere Toniolo, dalla vigilia della Prima guerra mondiale alle avvisaglie della terza;
Michele Zanzucchi, giornalista e scrittore, docente all’Istituto Universitario Sophia, Cosa direbbe Toniolo a proposito di sussidiarietà e giustizia sociale nell’epoca della rivoluzione digitale? Ernesto Preziosi, Istituto Toniolo Milano che ci parlerà de L‘esperienza laicale di Giuseppe Toniolo. Concluderanno infine l’autore del premiato volume su Toniolo, Alberto Guasco, ricercatore CNR-Isem di Milano e l’Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. L’incontro sarà condotto e moderato dalla giornalista e storica Cristina Sagliocco e trasmesso in diretta sulle frequenze di Radio Incontro Pisa.

Di seguito è possibile rivedere interamente l’incontro.