La storia della vostra Associazione
è fatta di tanti “santi della porta accanto” – tanti! –,
ed è una storia che deve continuare:
la santità è eredità da custodire e vocazione da accogliere.
Vladimir Ghika è nato il 25 dicembre 1873 a Costantinopoli, l’attuale Instanbul, in Turchia, in una famiglia romena di stirpe reale. Dopo gli studi in Francia e in Romania, ha conseguito la licenza in filosofia e poi il dottorato in teologia presso il collegio San Tommaso, a Roma. Convinto che essere cattolico significa «diventare ancor più ortodosso», nel 1902 è entrato a far parte della Chiesa cattolica sotto la guida dei domenicani di Santa Sabina sul colle Aventino, a Roma. Ordinato sacerdote a Parigi, il 7 ottobre 1923, all’età di cinquant’anni, cominciò un intenso apostolato a servizio dei piccoli e dei poveri. La sua missione sacerdotale avrà sin dall’inizio una dimensione universale. Viene nominato dal Santo Padre protonotario apostolico e membro del Comitato per congressi eucaristici. Ho potuto così portare la sua testimonianza di fede e di carità a livello mondiale.
Nel 1939 decide di rimanere in Romania, per far fronte alle necessità dei rifugiati polacchi, dopo l’invasione nazista della Polonia. Egli si occupa dei malati, dei feriti e dei prigionieri di guerra. Conferma questa sua decisione anche nel 1948 quando, dopo l’abdicazione e la partenza del re Michele, il regime comunista inizia una violenta e sistematica repressione dei cattolici. Nella chiesa greco-cattolica di San Basilio, in via Polona a Cluj, ha sede l’Associazione degli studenti romeni uniti (Astru), che tiene le sue riunioni pubbliche ogni domenica pomeriggio. Tit Liviu Chinezu, futuro vescovo martire, è il parroco di questa chiesa. Le riunioni sono pre-siedute da monsignor Vladimir Ghika, che segue tutto con molta attenzione. A poco a poco la chiesa diventa un punto di riferimento dove trovano una luce e una guida non solo i cattolici, ma anche altri giovani e adulti che partecipano con interesse alle riunioni. L’attività di Astru coinvolge monsignor Vladimir Ghika anche aldilà degli incontri domenicali, tanti studenti infatti lo incontrano personalmente e fanno tesoro dei suoi consigli.
Il 18 novembre 1952 viene arrestato e poi condannato perché si era impegnato a salvare la Chiesa cattolica in Romania quando si è rischiato di rompere i legami con Roma. Viene incarcerato a Jilava, uno dei più terribili campi di sterminio. In prigione offre assistenza a tutti, come un vero padre. Il trattamento a cui viene sottoposto è disumano: i suoi carcerieri cercano di indurlo con la forza a firmare dei falsi verbali, lo seviziano e lo tormentano anche con scariche elettriche, così da renderlo poi menomato nella vista e nell’udito. Queste ripetute angherie, perpetrate per di più su un uomo anziano, lo conducono ben presto a un totale sfinimento. Le sue ultime parole sono state: «Muoio con la coscienza in pace per aver fatto tutto quello che ho potuto […] per la vera Chiesa di Cristo, in un periodo triste per il mio paese e per il mondo civile». A causa dei maltrattamenti, il 16 maggio 1954 consegna la sua anima nelle mani del Padre celeste, come Gesù sulla croce.
È stato beatificato il 31 agosto 2013, a Bucarest.
© fondazione azione cattolica scuola di santita’ pio xi 2020
info@fondazionesantiac.org
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