Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
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Pio XI

NOTE BIOGRAFICHE E ITER DELLA CAUSA

Simon Mpecke

1906, Log Batombé (Camerun) - 13 agosto 1975, Édéa (Camerun)

Simon Mpecke nacque nel 1906 a Log Batombé, in Camerun. Nel 1914, a 8 anni, Mpecke frequentò la scuola elementare della missione cattolica di Édéa. Si trattava di una missione aperta dalla Congregazione dei Pallottini nel periodo delle colonie tedesche. A 11 anni, Mpecke ottenne la licenza elementare. Il 14 agosto 1918, a 12 anni, venne battezzato a Édéa da padre Louis Chevrat, assumendo da quel momento in poi il nome di Simon Mpecke. Il giorno successivo a quello del battesimo, Mpecke fece la prima comunione. In seguito Simon diventò insegnante nelle scuole della savana e poi nella missione centrale di Édéa. Nel 1920 ottenne il diploma di insegnante indigeno presso la missione cattolica di Édéa e, nel 1923, diventò il primo insegnante della missione.

L’8 agosto 1924, Simon Mpecke entrò nel piccolo seminario di Yaoundé. Dall’ottobre 1927 fino al dicembre 1935, in seguito all’apertura del grande seminario di Mvolyé, seguì per due anni gli studi di filosofia e per quattro anni quelli di teologia. L’8 dicembre 1935 Simon fu tra i primi camerunesi ad essere ordinati preti. Questa ordinazione sacerdotale fu una tappa importante nella storia della Chiesa del Camerun e inaugurò una nuova era per il paese.

Come primo ministero, Simon fu nominato vicario nella missione di Ngovayang dove prese fermamente posizione contro le pratiche delle religioni tradizionali della regione. Nel 1947 venne nominato nella parrocchia del quartiere New-Bell a Douala e l’anno dopo ne diventò il parroco. Diede slancio alla parrocchia e incrementò diverse congregazioni laicali e confraternite. Sostenne i movimenti dell’Azione Cattolica e la scuola, dimostrando una grande disponibilità e una generosità totale. Sempre nel 1947, per caso, padre Simon Mpecke lesse un articolo in cui apprese dell’esistenza di popolazioni pagane nel Camerun del Nord. Da quel momento sentì nascere in sé una grande simpatia nei confronti di quelle popolazioni. L’insediamento delle fraternità dei Piccoli Fratelli e delle Piccole Sorelle di Gesù nella sua parrocchia lo avvicinò alla spiritualità di Charles de Foucauld.

Nel 1953, padre Simon Mpecke raggiunse l’Istituto secolare dei Fratelli di Gesù e partì per un anno di noviziato in Algeria. Fu uno dei fondatori a livello internazionale dell’Unione Sacerdotale “Iesus Caritas” e ne diventò il primo responsabile in Camerun. Per un certo periodo, pensò di entrare lui stesso a vivere nella loro fraternità.

Il 21 aprile 1957, il Papa Pio XII pubblicò l’Enciclica Fidei Donum; è quindi in questo spirito che padre Simon Mpecke partì per il Camerun del Nord come missionario e prete Fidei Donum. Nel febbraio 1959, su richiesta di Monsignor Plumey, padre Simon raggiunse Tokombéré per fondare una missione e raggiungere i Kirdi, nome che significa “i pagani”. Se il Sud del Camerun, a maggioranza Bantu, era passato per la maggior parte al cristianesimo, il Nord, abitato da popoli di origine sudanese, era un feudo dell’Islam. Il dottor Joseph Maggi (medico svizzero) si era già insediato nel villaggio per fondare un ospedale, in un luogo in cui vi erano soltanto alcuni dirigenti dell’amministrazione coloniale francese e dei tecnici che stavano introducendo la coltivazione del cotone. Gli inizi della Missione cattolica di Tokombéré furono l’occasione per un’esperienza missionaria eccezionale. Il compito non era facile: Simon Mpecke era infatti percepito come un pericolo, perché non apparteneva alla tribù locale; tuttavia, il fatto che fosse africano facilitò le cose. Fin dall’inizio la scolarizzazione dei Kirdi diventò la sua preoccupazione quotidiana. La sua leggendaria bontà gli fece ben presto guadagnare l’appellativo di “Baba”, che significa papà, patriarca, saggio e guida allo stesso tempo. Tutti – uomini e donne, adulti e bambini, Kirdi e musulmani – iniziarono a chiamarlo spontaneamente Baba. A Tokombéré, Baba Simon adempì la promessa fatta da Dio ad Abramo: il suo esodo, la sua missione, permise la nascita di un popolo. La fede e l’amicizia con Gesù lo convincevano che solo l’amore per l’uomo integrale lo avrebbe salvato dal male spirituale del peccato e dell’ignoranza, e dal male materiale della miseria e della discriminazione etnica e religiosa. Per Baba, la scuola era la vita: la sua scuola portò la speranza di far sbocciare l’uomo nella sua lotta contro l’ignoranza, la tirannia e la paura e fu il suo modo di combattere per la dignità umana. Decise di portare l’istruzione “a domicilio”, dando a tutti la possibilità di assistere alla “scuola sotto l’albero”: una scuola sotto gli occhi di tutti, nel cuore stesso della vita dei Kirdi. In seguito costruì la scuola Saint-Joseph di Tokombéré e ottenne l’autorizzazione ad aprire altre scuole a Bzeskawé, a Rindrimé e a Baka. Creò un convitto per i ragazzi e un altro per le ragazze, gestito dalle Serve di Maria.

Baba Simon insegnò ai Kirdi ad amare i musulmani come loro fratelli di sangue, e fece lo stesso con i musulmani nei confronti dei Kirdi. Attraverso la scuola, le strutture sanitarie, l’impegno contro l’ingiustizia e l’appello alla fratellanza universale, permise un reale miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni Kirdi, troppo a lungo trascurate dal resto del paese. La sua preoccupazione per un dialogo costante con i responsabili delle religioni tradizionali ne fa un precursore profetico del dialogo interreligioso professato dal Concilio Vaticano II. Amava viaggiare, e la prima ragione che lo spingeva a farlo era trovare l’aiuto necessario per le sue opere in favore dei Kirdi, specialmente per gli studenti, esterni ed interni alla comunità. Per questo motivo andò in Francia, in Svizzera, in Italia, in Spagna e in Israele. Condivise la vita dei Kirdi, la loro povertà, e la lotta contro la miseria. La sua evangelizzazione fu impregnata di preghiera, amore per la Chiesa e carità nel rispetto delle loro tradizioni.

Il 13 agosto 1975, sfinito dalla malattia, Baba Simon morì a Édéa – dopo aver soggiornato un periodo in Francia per essere curato – lontano da Tokombéré, senza poter rivedere i suoi Kirdi. Venne sepolto a Tokombéré.

Fascicolo Mese Missionario Straordinario (Ottobre 2019)

ITER DELLA CAUSA

Promulgazione del decreto sulle virtù eroiche:20 maggio 2023