Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
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Pio XI

NOTE BIOGRAFICHE E ITER DELLA CAUSA

Lucia Eleonora Schiavinato

31 ottobre 1900, Musile di Piave - 17 novembre 1976, Verona

La Serva di Dio Lucia Eleonora Schiavinato nasce a Musile di Piave (VE) il 31 ottobre 1900, terzogenita di una famiglia medio borghese. Nel 1907 la famiglia si trasferisce a San Donà di Piave.

Nella sua giovinezza, negli anni che precedono la prima guerra mondiale, Lucia fa parte dell’Azione Cattolica Femminile e della Conferenza di S.Vincenzo; dopo la guerra, è tra le persone che si danno da fare per la ricostruzione materiale e spirituale del Paese.

Lucia sentì sempre una forte predilezione per gli anziani soli, i bimbi abbandonati, i disabili fisici e psichici, anche gravissimi. Ne sistemò e curò alcuni, nella forma di una casa-famiglia, dando vita all’esperienza del Piccolo Rifugio.

Il primo Piccolo Rifugio nasce a San Donà di Piave (Ve), l’antivigilia di Natale del 1935. Altre case sono fondate a Roma nel 1955, a Ferentino (Fr) e a Vittorio Veneto (Tv) nel 1957, a Verona nel 1960 e a Trieste nel 1962.

Nel 1954, con la consacrazione di un gruppo di 12 signorine che condividevano lo stile di vita di Lucia e che la sostenevano nelle opere di carità, inizia, di fatto, l’opera dell’Istituto secolare Volontarie della Carità.

Nel 1957, prima ancora della legge Merlin e della chiusura delle case di tolleranza, la Serva di Dio apre a Campocroce di Mogliano Veneto (Tv) il primo centro di riabilitazione per le ex prostitute: la “Villa Madonna della Neve”. L’apertura delle Ville si sussegue a Bologna, Cappelletta di Noale (Ve), Rimini.

Nel maggio 1958 Lucia Schiavinato fa uscire il primo numero di “Amor Vincit” che è tuttora, col nome di “L’Amore Vince”, la voce dell’Istituto secolare Volontarie della Carità e della Fondazione di culto e religione Piccolo Rifugio. “Amor vincit” è anche il motto dell’Istituto.

Il 31 marzo 1964 mamma Lucia, con tre Volontarie della Carità, per rispondere alla richiesta del vescovo della diocesi di Ruy Barbosa (Bahia) conosciuto durante le sessioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, parte per il Brasile a servizio della chiese locali di Bahia, Maranhão, Amazzonia ed Acre.

Anche in Brasile Lucia manifesta il suo amore privilegiato per gli ultimi: gli alagados di Salvador, i lebbrosi di Aguas Claras e Grajaù e gli indios dell’Amazzonia.

Mamma Lucia trascorre gli ultimi mesi di missione nel lebbrosario di Grajaù, dove avrebbe voluto morire, condividendo con questi fratelli gli ultimi tempi della sua vita. Ai primi di maggio del 1976, invece, è costretta a rientrare in Italia per i sintomi di una grave malattia.

La Serva di Dio Lucia Schiavinato termina la sua corsa terrena il 17 novembre 1976.

L’Eucaristia è la fonte e il centro d’ogni opera di Lucia Schiavinato, qualunque ne sia la peculiarità e l’attuazione: dal suo dedicarsi alla politica, nel Comune di San Donà dal 1946 al 1951, e nel 1956 al Consiglio provinciale di Venezia, al suo dedicarsi all’accoglienza di disabili e alla riabilitazione delle ex prostitute, fino alla presenza nelle missioni. L’ispirazione fondamentale evidenzia sempre una particolare percezione della situazione sociale ed ecclesiale, che ha dato a Lucia la capacità di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce della fede.

La causa di beatificazione e canonizzazione di Lucia Schiavinato viene introdotta nella diocesi di Treviso l’8 marzo 1999.

Dal 15 agosto dello stesso anno l’Istituto Secolare Volontarie della Carità è di diritto pontificio.

L’11 aprile 2001 gli atti del processo diocesano vengono consegnati alla Congregazione delle cause dei santi a Roma.

Dal sito Piccolo Rifugio