Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI

NOTE BIOGRAFICHE E ITER DELLA CAUSA

Giuseppe Puglisi

15 settembre 1937, Brancaccio (Palermo) -15 settembre 1993, Brancaccio (Palermo)

Nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio e di una sarta, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata, il 15 settembre 1993, giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno.

È ordinato sacerdote il 2 luglio 1960. Segue con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffonde subito i documenti tra i fedeli con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali. Dopo alcune esperienze pastorali come vicario cooperatore, nel 1970 viene nominato parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo – segnato da una sanguinosa faida – dove rimane fino al 31 luglio 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie con la forza del perdono. Segue in particolar modo i giovani e si interessa delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Insegna matematica e religione in varie scuole.

Nel 1978 è nominato prorettore del seminario minore di Palermo e, l’anno seguente, direttore del Centro diocesano vocazioni. Il 24 ottobre 1980 è nominato vicedelegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 è direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale. Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni ha dedicato con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola”, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.

È assistente dell’Azione cattolica, del Movimento studenti e della Fuci.
Segue a Palermo e in Sicilia movimenti come “Presenza del Vangelo”, “Equipes Notre Dame”. Dal marzo del 1990 svolge il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’accoglienza” dell’Opera pia cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazzemadri in difficoltà. Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e nel 1992 assume anche l’incarico di direttore spirituale presso il seminario arcivescovile di Palermo. Nel 1993 inaugura a Brancaccio il centro “Padre Nostro”, che diventa un punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. La sua attenzione è rivolta, fino alla sua morte, soprattutto al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa.

La sua attività pastorale ‒come è stato ricostruito anche dalle inchieste giudiziarie ‒ha costituito il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti mafiosi sono stati arrestati e condannati con sentenze definitive. Per questo già subito dopo il delitto numerose voci si sono levate per chiedere il riconoscimento del martirio.
Nel ricordo del suo impegno, innumerevoli sono le scuole, i centri sociali, le strutture sportive, le strade e le piazze a lui intitolate a Palermo, in tutta la Sicilia, in Italia. Commemorazioni e iniziative si sono tenute anche all’estero, dagli Stati Uniti al Congo, all’Australia.

A partire dal 1994 il 15 settembre, anniversario della sua morte, segna l’apertura dell’anno pastorale della diocesi di Palermo. Nel dicembre 1998, a cinque anni dal delitto, il cardinale Salvatore De Giorgi ha insediato il Tribunale ecclesiastico diocesano per il riconoscimento del martirio.

La sua vita e la sua morte sono state testimonianze della sua fedeltà all’unico Signore e hanno disvelato la malvagità e l’assoluta incompatibilità della mafia con il messaggio evangelico.

È stato beatificato il 25 maggio 2013, a Palermo.

ITER DELLA CAUSA

Promulgazione del decreto sul martirio: 28 giugno 2012

Data beatificazione: 25 maggio 2013