Giovanni Battista Pinardi nasce a Castagnole Piemonte (Torino) da Sebastiano e Maria Margherita Pinardi, in una famiglia con 6 figli, di ceto piccolo-borghese. Educato secondo i principi cristiani, cresce all’ombra della sua parrocchia: ogni mattina fa il chierichetto alla Messa celebrata dal parroco don Antonio Bues, oppure dal viceparroco don Giacomo Galfione, che, nonostante la giovane età, già gode della fama di un “altro Curato d’Ars”.
Frequenta i primi tre anni delle elementari al suo paese. Il 30 aprile 1888 riceve la Cresima, entra in Seminario, il 28 giugno 1903 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo di Torino. Per sette anni, dal 1905 al 1912, è viceparroco a Carignano. Sulle orme di don Bosco, si dedica all’oratorio dei ragazzi, ai malati, al coro per la liturgia. Il 15 dicembre 1912 diventa parroco della chiesa di San Secondo di Torino.
Verso la fine del 1915, il cardinal Richelmy lo chiama e gli chiede se sia disposto a collaborare più intensamente con lui. Il 3 gennaio 1916 giunse al parroco la nomina a Vescovo a soli 36 anni, il 5 marzo 1916 viene consacrato nella sua amata parrocchia di San Secondo.
Nel 1917, infatti, viene nominato Presidente della Società della Buona Stampa. Nel 1919 diventa Presidente della Società per l’Assistenza al Clero bisognoso e, nel 1920, del Comitato per l’emigrazione. Soprattutto, fu Direttore dell’Azione Cattolica in tutte le sue molteplici espressioni. La difende dai fascisti che attaccano anche lui. Il 2 agosto 1962, stringendo al cuore la sua croce, muore. Dal 1964 riposa presso l’altare del Sacro Cuore nel suo “bel San Secondo”, che aveva guidato per ben cinquant’anni.
È stato dichiarato venerabile il 13 maggio 2019.