Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità
CATHOLIC ACTION SCHOOL OF SANCTITY FOUNDATION
FUNDACIÓN ACCIÓN CATÓLICA ESCUELA DE SANTIDAD
Pio XI
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Pio XI

NOTE BIOGRAFICHE E ITER DELLA CAUSA

Gianna Beretta Molla

4 ottobre 1922, Magenta (Milano) - 28 aprile 1962 , Magenta (Milano)

Gianna trascorre una fanciullezza e un’adolescenza serene in una famiglia numerosa: è la penultima di otto figli. Dopo il liceo, si iscrive alla Facoltà di medicina, aderendo alla Fuci e continuando il suo impegno come responsabile della Gf di Aci, in parrocchia. Diventa medico chirurgo nel 1949. Si specializza in pediatria nel 1952.

Vive la sua professione con spirito soprannaturale. Ama dire: «Chi tocca il corpo di un paziente, tocca il corpo di Cri¬sto»; e ancora: «Noi abbiamo delle occasioni che il sacerdote non ha. La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C’è l’anima da portare a Dio e la vostra parola avrebbe autorità. Il grande mistero dell’uomo: c’è Gesù. Chi visita il malato, aiuta “me”. Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini».

Per un breve periodo, sogna di diventare missionaria laica come medico, avendo intuito che la dimensione fondamentale della vita è il dono di sé. Ne parla con suo fratello, padre Alberto, missionario in Brasile, scrivendogli lunghe lettere tra il 1949 e il 1953. Ma il Signore le aveva preparato un’altra strada e le fa incontrare, l’8 dicembre 1954, l’ingegnere Pietro Molla. Si sposano il 24 settembre 1955, e vivono a Ponte Nuovo di Magenta.

Gianna ama lo sport (sci) e la musica; dipinge, frequenta con il marito teatri e concerti. Come animatrice del circolo di Azione cattolica, dedica all’associazione molto del suo tempo libero, preparando per le socie incontri, feste e ritiri per la loro formazione spirituale. Di questi, ci restano appunti che rivelano la cura nella preparazione e, soprattutto, la sua intensa vita interiore. È presente anche nei momenti forti della vita parrocchiale che la vedono impegnata con lo stesso entusiasmo con cui vive la sua vita professionale e familiare.

Dopo la sua morte, il marito, negli appunti preparati per gli incontri di Aci, scoprirà «una connessione indissolubile tra amore e sacrificio». Intanto sono nati tre figli. Alla quarta gravidanza, nel settembre 1961, si scopre un fibroma all’utero: o abortire, o il rischio per la sua vita. Gianna decide di far nascere il figlio: sarà una bambina e si chiamerà Gianna Emanuela. Lei la potrà solo vedere, e poi morirà.

Gianna è inserita nel martirologio romano perché, in un atto d’amore, scelse di morire per far nascere un’altra vita.

È stata canonizzata da Giovanni Paolo II, il 16 maggio 2004.

ITER DELLA CAUSA

Promulgazione del decreto sulle virtù eroiche: 06 luglio 1991

Promulgazione decreto beatificazione: 21 dicembre 1992

Data beatificazione: 24 aprile 1994

Promulgazione decreto canonizzazione: 20 dicembre 2003

Data canonizzazione: 16 maggio 2004