La storia della vostra Associazione
è fatta di tanti “santi della porta accanto” – tanti! –,
ed è una storia che deve continuare:
la santità è eredità da custodire e vocazione da accogliere.
Nascono in una famiglia di piccoli contadini, con altri quattro fratelli. La famiglia si trasferisce a Isola della Scala, dove i due fratelli frequentano la scuola e si iscrivono al liceo scientifico. Insieme, maturano la vocazione all’apostolato, sia fra i giovani studenti, sia in parrocchia, e diventano attivi animatori in Azione cattolica, dove assumono da subito importanti incarichi.
La loro attività apostolica, dalle adunanze alla scuola di catechismo, è instancabile e non si arresta nemmeno di fronte agli ostacoli posti dal regime. Maturano entrambi un convinto antifascismo e testimoniano coraggiosamente la loro fede, portando il distintivo, pregando il rosario. Dopo il liceo, i due fratelli si iscrivono alla Facoltà di matematica e fisica: Gedeone all’Università di Bologna, Flavio a quella di Padova. Dopo l’8 settembre del 1943, chiamati alle armi, i due disertano e si impegnano nella resistenza partigiana, senza ricorrere alle armi, collaborando a un servizio di informazione e sabotaggio, vicini alle popolazioni provate dal conflitto.
La notte del 22 novembre 1944, a Salizzole, dove si erano rifugiati dai parenti, vengono arrestati dalle brigate nere e trasferiti al campo di sterminio di Flossenburg, nell’alta Baviera. I loro numeri da internati politici erano KZ 34566 e KZ 34565. Gedeone si ammala presto di bronchite. Anche da prigionieri pregano e confortano gli altri. Dopo alcune settimane di tormenti chiudono la loro nobile esistenza, con invocazioni alla Vergine: Gedeone il 18 marzo, domenica di passione, aveva venticinque anni e Flavio il primo aprile 1945, festa di Pasqua, aveva ventotto anni; uniti a Cristo, come nella vita, anche nella passione e nella morte.
© fondazione azione cattolica scuola di santita’ pio xi 2020
info@fondazionesantiac.org
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