Il padre è titolare di una banca e sua madre appartiene a una famiglia di imprenditori, nel 1925 la madre muore e affida al marito l’educazione cristiana dei due figli. Eccellente alunno dei Fratelli delle Scuole cristiane a Buenos Aires, entra nell’Accademia navale.
Si sposa nel 1943 con Cecilia Bunge, la famiglia è allietata dalla nascita di nove figli, di cui uno sarà sacerdote.
Nel 1945 sente la chiamata all’evangelizzazione degli operai, decide di entrare a lavorare in fabbrica. Ma viene convinto a impegnarsi in questo apostolato nel proprio ambito familiare: l’imprenditoria. Accetta l’incarico di direttore dell’azienda di famiglia, esercitando le virtù cristiane e facendo della dottrina sociale della Chiesa una regola di vita.
In questo periodo aderisce all’Azione cattolica, diventando responsabile e poi presidente nazionale degli Uomini dell’Azione cattolica argentina, nel 1961.
Insieme ad altri imprenditori, partecipa, come segretario, nell’organizzazione degli aiuti umanitari per l’Europa del dopoguerra. Da questa esperienza, e con l’incoraggiamento di monsignor Cardjin, fonda l’Associazione cristiana degli imprenditori (Acde) nel 1952 e promuove in America latina la Uniapac (Movimento mondiale degli imprenditori cristiani).
Si ammala di un tumore nel 1957, ma la sua attività apostolica continua intensa: è tesoriere nel primo consiglio di amministrazione della Pontificia Università Cattolica argentina e partecipa alla fondazione del Serra club.
Come segno della sua devozione mariana, prima della morte, si reca pellegrino a Lourdes dove prega per i familiari e gli amici.