«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».
Celibe. Diplomata in ragioneria aveva lavorato prima presso lo stabilimento Cardolle. Successivamente lavorò come segretaria del negozio di moda “Fassino” fino al momento della pensione.
Fu presidente della Gioventù Femminile e poi delle Donne di A.C. con Mons. Borghino e poi con Mons. Vanzetti. Diventata poi presidente dell’A.C della scelta religiosa nel decennio 1970-80 ai tempi di Mons. Fustella, fu la prima donna Presidente dell’AC saluzzese.
Ebbe il difficile compito di traghettare l’associazione in quei difficili anni 70 in cui tutto sembrava remare contro l’esistenza stessa dell’AC.
La profonda convinzione del ruolo e della presenza associativa nella vita della Chiesa, per la sua missione e per una presenza forte e consapevole dei laici le diedero la forza di sopportare l’oblio di quegli anni.
Servì la sua parrocchia Cattedrale con un intensa attività catechistica, partecipando attivamente nei consigli pastorali, fu umile e discreta attivista della carità.
Fu sempre una paladina del ruolo dei laici nella chiesa per la quale sovente si cimentava in confronti con molti sacerdoti e laici pre conciliari. Come ebbe a dire il Vicario Generale il giorno delle esequie, citando Papa Paolo VI “sentì la passione per la Chiesa” operando sempre con discrezione, con vero spirito di servizio, seguendo le indicazioni dei pastori.
L’A.C. saluzzese deve molto alla sua opera. Senza il suo silenzioso e caparbio lavoro forse oggi l’Azione Cattolica a Saluzzo non ci sarebbe piu’. La sua tenacia ha dato i suoi frutti.
© fondazione azione cattolica scuola di santita’ pio xi 2020
info@fondazionesantiac.org
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«Non diciamo che oggi è più difficile;
è diverso. Impariamo piuttosto
dai santi che ci hanno preceduto
ed hanno affrontato le difficoltà
proprie della loro epoca».